Restoration and Renovation
CATTEDRALE DEI SS. MASSIMO E GIORGIO – L’Aquila (AQ)
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SITE MANAGER

Arch. Augusto Ciciotti

IMPLEMENTING AGENCY

Ministero della Cultura Segretariato Regionale per l ’ Abbruzzo

PROJECT DESCRIPTION

Lavori di consolidamento e restauro della Cattedrale dei SS. Massimo e Giorgio di L'Aquila.

HEAD PROJECT MANAGER

Arch. Valerio Tesi

PROJECT

Prof. Arch. Paolo Rocchi - Arch. Leonardo Nardis - Tecno Art s.r.l.

PROJECT DURATION

In avvio

TOTAL COST

22.607.205,73 €

PROJECT SPECIFICATIONS

IL TERRITORIO
Il corpo di fabbrica della Cattedrale appartiene a un complesso edilizio più ampio che rappresenta il fulcro delle attività religiose e comunitarie cittadine. La cattedrale è situata ai piedi di Piazza del Duomo, la maggiore delle piazze aquilane, cuore del potere religioso. Adiacente alla chiesa troviamo infatti il Palazzo Arcivescovile, sede dell’Arcidiocesi dell’Aquila. Oltre alla chiesa il complesso monumentale della Cattedrale di S. Massimo a L’Aquila è rappresentato da un vasto impianto di edifici, tra cui la Sagrestia, la Sala Capitolare, la Casa Canonica, il Seminario e la Biblioteca, il Palazzo Arcivescovile e l’Episcopio nonchè la Chiesa di S.

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IL TERRITORIO
Il corpo di fabbrica della Cattedrale appartiene a un complesso edilizio più ampio che rappresenta il fulcro delle attività religiose e comunitarie cittadine. La cattedrale è situata ai piedi di Piazza del Duomo, la maggiore delle piazze aquilane, cuore del potere religioso. Adiacente alla chiesa troviamo infatti il Palazzo Arcivescovile, sede dell’Arcidiocesi dell’Aquila. Oltre alla chiesa il complesso monumentale della Cattedrale di S. Massimo a L’Aquila è rappresentato da un vasto impianto di edifici, tra cui la Sagrestia, la Sala Capitolare, la Casa Canonica, il Seminario e la Biblioteca, il Palazzo Arcivescovile e l’Episcopio nonchè la Chiesa di S. Luìgi.

VALUTAZIONE STATO DI FATTO POST SISMA
Il crollo totale della parte del transetto, a seguito del sisma del 6 Aprile 2009, ha provocato una frattura fra il corpo della navata e quello dell’abside. Le strutture della navata centrale e quelle delle cappelle laterali, se pur rimaste in opera, a differenza del corpo del transetto, presentano importanti lesioni e crolli localizzati. Il livello di degrado e danno dei materiali è ulteriormente aggravato dall’esposizione agli agenti atmosferici per quasi 10 anni e dagli eventi sismici successivi. Il gravissimo stato di degrado della zona absidale ha determinato la perdita di molti apparati decorativi, comprese le tastiere del grande organo a canne. Le decorazioni murarie presentano importanti sollevamenti, abrasioni, distacchi e lacune; la navata centrale presenta lesioni su tutte le superfici pittoriche. La facciata principale ha resistito all’azione sismica, lamentando solo alcune disconnessioni del paramento. Peggiore è la situazione delle due torri campanarie che presentano alcune importanti lesioni. Il prospetto attestante il Cortile è quello interessato dal disastroso crollo che ha causato un danno che si configura per le superfici con rivestimento in pietra a vista attraverso lesioni molto profonde, espulsioni di elementi, disconnessioni tra le lastre. La restante parte intonacata presenta lesioni profonde e lacune, oltre che fenomeni di degrado dovuti all’umidità. Il crollo rovinoso di tutte le strutture del transetto ha coinvolto anche la struttura in acciaio reticolare che sosteneva il tavolato su cui era posizionata la bella tela del Mascitelli con l’immagine della falsa cupola.

GLI INTERVENTI
Il progetto in sintesi è stato suddiviso in due stralci.
Il primo fa riferimento alla Zona del transetto e della conca Absidale, area che corrisponde alla zona di crollo, rimasta esposta fino allo stato odierno all’azione degli agenti atmosferici.
Il secondo stralcio fa riferimento alla navata centrale, a quelle laterali e alla torre campanaria, area che risente degli effetti dell’azione sismica ma non è caratterizzata da crolli.
Lo scopo del progetto è quello di restituire al monumento l’integrità e la fruibilità anteriori al sisma, nella ricchezza degli apparati decorativi, sia per la struttura muraria che per le ingenti opere in legno, in pietra lavorata e stucco.

ZONA ABSIDALE
La zona absidale richiede importanti presidi strutturali, con una ricostruzione che dovrà consentire il ripristino delle grandi lacune murarie nel rispetto delle tipologie costruttive e nel recupero integrale delle volumetrie.

APPARATO DECORATIVO
Particolarmente gravosi risultano gli interventi di ripristino degli apparati decorativi, che si tratti dei basamenti e delle cornici in pietra, dissestate o comunque da rimuovere per arrivare al vivo delle compagini murarie, dei decori in stucco, assai rilevanti e complessi sui cornicioni dell’aula e degli altari delle navate, ma anche delle diverse superfici pittoriche, che siano tele, pittura o affreschi su intonaco.
Adottando la logica del restauro statico-scientifico degli apparati decorativi sono previste operazioni di imperniatura e grappatura che svolgeranno azione di contenimento e di collaborante con il materiale antico.

COPERTURE
Le opere previste riguardano il rifacimento integrale delle coperture sulla navata centrale e su quelle laterali mediante un tavolato in legno sul quale sarà stesa la guaina impermeabilizzante chiodata tipo Jolly Air. Si prevede la sostituzione integrale del manto di copertura con coppi e controcoppi in laterizio, dotati di appositi sistemi fermacoppo. La copertura dei due campanili campanari di facciata sarà revisionata con elementi in piombo e la terrazza sovrastante il timpano di facciata sarà impermeabilizzata.

SISTEMA VOLTATO DI COPERTURA DELL’AULA E DEGLI SPAZI ACCESSORI
La copertura dell’aula è costituita da un sistema di archi in mattoni che scandiscono le volte della navata principale e della zona dell’abside. Tali zone crollate saranno ripristinate con la medesima tipologia originale di mattoni posti a coltello, curandone la continuità con le parti residue, mediante fasce di irrigidimento in FRP e frenelli armati.

FALSA CUPOLA
È prevista la realizzazione di una struttura “autoportante” sulla quale riprodurre la cupola dipinta dal Masciatelli con tecniche di restauro digitale e videomapping.
La struttura sarà realizzata con materiali compositi (resina poliestere ignifugata, tessuti in fibra di vetro e pannelli in polistirene o similare).

LA GRANDE LACUNA DEL MURO SINISTRO DEL TRANSETTO, DEL PILONE
DELL’ARCO TRIONFALE E LA CAPPELLA CON L’ALATARE DEI LOMBARDI E LA TELA DEL PATINI.

Per la ricostruzione delle lacune si procederà rimuovendo in maniera controllata le superfici decorate e gli elementi architettonici decorativi e strutturali danneggiati per riposizionarli e/o ricomporli seguendo tecniche affini alle originali. Le ricostruzioni degli elementi architettonici seguiranno il modello di quelli esistenti, mentre, le finiture e le decorazioni superficiali saranno ricostruite in accordo cromatico con le originali.

LE FACCIATE
Gli interventi relativi al rivestimento in pietra a conci squadrati del prospetto su Piazza Duomo consistono in: rimozione della vegetazione infestante; applicazione di doppio trattamento biocida; eventuale preconsolidamento dei frammenti pericolanti mediante resine o imperniature; microstuccatura o stuccatura nei casi di microfessurazione o fessurazione; rimozione depositi incoerenti tramite idro-lavaggio a bassa pressione; rimozione depositi parzialmente coerenti mediante mezzi meccanici e/o impacchi chimici; applicazione di strato finale protettivo incolore.
Per gli interventi sul prospetto di Via Roio, relativi all’apparecchio murario con conci sbozzati (detto all’Aquilana) con lesene in pietra d’epoca trecentesca, è proposta una rigenerazione muraria eseguita con iniezioni dall’interno della Chiesa.
Il progetto prevede inoltre il restauro di tutti gli apparati lignei, dell’organo e delle pavimentazioni, la rimozione di tutte le vetrate e degli infissi ammalorati da sostituire con infissi in acciaio e corten.

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