21 Maggio 2020

Cobar Spa, l’azienda edile tra le grandi realtà chiamate a ripartire: protocolli di sicurezza anti Covid in tutti i cantieri

Sicurezza al quadrato, nel più grande cantiere d’Europa, quello della ricostruzione. Le nuove linee guida, nel Capoluogo, sono passate anche per lo screening dei dipendenti delle imprese che giungono a L’Aquila da fuori. Prima delle ripartenza i tamponi al Centro di Collemaggio: ai test ha preso parte, prima di riaprire i battenti, l’intero fronte delle maestranze Cobar Spa con sede ad Altamura. Cobar Spa ha attualmente aperti cantieri su: Roma, all’Ex Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato e al Colosseo; due cantieri a L’Aquila, all’ex Istituto delle Suore su via Roio e uno in via Crispomonti. Nel cratere, inoltre, sono circa 7 i cantieri attivi, tra i quali quelli a: Villa Santa Lucia, Villa Sant’Angelo e Sant’Eusanio Forconese. È a cura della Cobar Spa anche il progetto di costruzione della nuova scuola polifunzionale di Via Puglie ad Avezzano.

L’impresa Cobar Spa, rappresentata dal fondatore Vito Matteo Barozzi, ha rispettato scrupolosamente le misure previste per la ripartenza. Lo stesso Vito Matteo Barozzi è stato il primo a sottoporsi a test sierologico e tampone. A L’Aquila, in particolare, attualmente sono presenti circa 50 unità operative di nostri dipendenti e un centinaio di subappaltatori, che lavorano per Cobar Spa. Tutti i dipendenti sono stati sottoposti al controllo di prevenzione anti Covid-19 e tutti sono risultati negativi ai test effettuati. Ad oggi l’azienda ha riaperto seguendo rigorosamente le disposizioni previste.

Tutti gli operai, oltre ad avere i dispositivi DPI previsti, già in dotazione per la sicurezza in cantiere -nel rispetto del nuovo protocollo – sono stati dotati di mascherine FFP2 e occhiali. Inoltre all’ingresso dei cantieri è stato installato un container che funge da ricovero per chi dovesse, in qualsiasi momento, manifestare qualche sintomo da Covid-19. Postazione gestita da personale altamente istruito per far adottare tutte le misure precauzionali del caso.

Articolo su ilcapoluogo.it

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