Il Kursaal Santalucia non è mai stato un semplice teatro. Il magnifico edificio in stile Liberty posto di fronte al mare, in un punto centrale della scena culturale (e notturna) della città di Bari, è da sempre un contenitore di eventi di ogni tipo: festival, rassegne, rappresentazioni teatrali, concerti, ma anche serate mondane, cerimonie… Il […]
[...]Scopri di piùIl Kursaal Santalucia non è mai stato un semplice teatro. Il magnifico edificio in stile Liberty posto di fronte al mare, in un punto centrale della scena culturale (e notturna) della città di Bari, è da sempre un contenitore di eventi di ogni tipo: festival, rassegne, rappresentazioni teatrali, concerti, ma anche serate mondane, cerimonie…
Il restauro conservativo mira a ridargli lustro dopo anni di chiusura. Il cantiere ha operato in piena pandemia ma, superando grandi difficoltà, è riuscito ad adeguarsi alle nuove procedure e a concludere i lavori regalando ai baresi l’emozione di vedere rinascere uno dei simboli della città.
Per quanto concerne il restauro è di rilevanza il lavoro eseguito sul prospetto, dove sono state riportate alla luce le superfici in litocemento così come apparivano originariamente, come anche i gruppi scultorei e le modanature. Importanti studi sono stati fatti anche nello studio cromatico della facciata, equilibrandosi alle tonalità degli edifici confinanti che presentavano trattamenti cromatici differenti.
Importanti lavori sono stati fatti anche all’interno della sala teatrale, soprattutto sugli affreschi dei fratelli Prayer; sono stati restaurati tutti i lampadari storici, le componenti metalliche decorate, tutti gli infissi lignei ed i pavimenti storici. È utile rammendare quando la vicinanza al mare e la presenza di una falda superficiale abbia portato il teatro ad essere soggetto a fenomeni di umidità da risalita, risolti con la realizzazione di vespai areati e camini di ventilazione all’interno delle murature. Sono stati eseguiti interventi di consolidamento strutturale e miglioramento sismico ai fini della conservazione del bene tutelato.
È stato anche affrontato il tema delle fonti da cui trarre energia pulita, che nella maggior parte dei casi risultano essere impattanti a livello estetico, soprattutto su un bene sottoposto a tutela. La soluzione è stata ottenuta mediante la realizzazione, al di sotto della platea, di un impianto geotermico a ciclo chiuso con quattro sonde che raggiungono una profondità di 250 m e che scambiano costantemente calore con il sottosuolo. Una soluzione che consente di abbattere notevolmente i consumi, invisibile e silenziosa, tanto da non interferire con l’architettura.
L’innovazione tecnologica ha, inoltre, consentito di ottenere una flessibilità degli spazi, soprattutto nella sala teatrale, che oggi sarebbe più opportuno definire sala multifunzionale, proprio per l’apparato scenotecnico completo di tutti gli impianti. La sala attualmente è dotata di 380 posti, svolge anche funzione di cinema, ma la vera flessibilità è rappresentata dalla platea che in pochi minuti può modificare la sua configurazione, poiché è dotata di un impianto elettromeccanico che consente il ribaltamento di tutte le sedute ed il rialzamento del pavimento fino ad altezza del palco, creando un unico ambiente, privo di ogni ingombro. In questo modo la sala si offre a molteplici funzioni.
Al livello superiore si trova la Sala Giuseppina, nella quale sono stati restaurati gli affreschi dei fratelli torinesi Mario e Guido Prayer, ed è stato rimosso il pavimento originario per provvedere ad un consolidamento strutturale del solaio; il pavimento è stato poi sostituito da un seminato alla veneziana bicromo. In fase di restauro sono state ricalibrate anche le tonalità delle pareti, riportandole alle cromature originarie grazie anche all’inserimento di tessuti tesati color oro che hanno anche funzione acustica, funzionale per poter ospitare eventi e conferenze. Al piano superiore è collocato il roof garden, un ex terrazzo scoperto in basso stato manutentivo e composto da materiali di scarsa qualità.
La Regione Puglia ha quindi scelto di affidare la valorizzazione di questo piano all’artista Alfredo Pirri, il quale ha trasformato il roof garden in Sala Cielo, un’opera d’arte che a sua volta potrà essere contenitore di altre mostre. L’ambiente è caratterizzato da un pavimento costituito da lastre di specchi frantumati e da una copertura semitrasparente sulla quale sono stampati gli acquerelli dell’artista; sulle pareti vi sono delle finestre – chiuse- in vetro opale blu nelle quali è possibile veder fluttuare delle piume bianche trattenute tra le due lastre di vetro.
L’obiettivo è quello di ridare vita a questo ambiente, nel quale, attraverso le superfici vetrate, è possibile cogliere le sfumature del cielo durante i vari momenti della giornata. Sono stati anche liberati e resi fruibili i terrazzi adiacenti alla Sala Cielo, dai quali è possibile godere della vista privilegiata sul lungomare di Bari.
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