L’ex Monastero della Visitazione, proprietà del Comune di Reggio Calabria, è stato trasformato in un Museo del territorio, dedicato all’evoluzione urbanistica della città, alla cultura contadina e ai cicli produttivi tradizionali. Gli ambienti al primo piano richiedevano un recupero che non si limitasse alla semplice conservazione, ma che li adattasse alla nuova funzione museale. L’allestimento […]
[...]Scopri di piùL’ex Monastero della Visitazione, proprietà del Comune di Reggio Calabria, è stato trasformato in un Museo del territorio, dedicato all’evoluzione urbanistica della città, alla cultura contadina e ai cicli produttivi tradizionali. Gli ambienti al primo piano richiedevano un recupero che non si limitasse alla semplice conservazione, ma che li adattasse alla nuova funzione museale.
L’allestimento è stato progettato seguendo criteri di riutilizzo sostenibile, come previsto dallo U.S. Green Building Council. Sono state realizzate “scatole espositive” reversibili, indipendenti dalle pareti esistenti, per non alterare la struttura originale. Queste si trovano nel braccio Est-Ovest, ex celle monastiche, disposte in sequenza per richiamare la configurazione tipica del monastero.
Per colmare il dislivello tra le stanze espositive e il corridoio, è stata installata una pedana in legno, accompagnata da teche per gli oggetti in mostra. Il terrazzo al primo piano è integrato nel percorso espositivo, attrezzato con un pergolato in legno, fioriere e specie vegetali locali. Una nuova scala collega al terrazzo del secondo piano, pensato come belvedere per i visitatori, con sedute a isola in legno e fioriere integrate.
I parapetti delle terrazze di entrambi i piani sono stati adeguati alle normative di sicurezza con un rialzo. Sono stati inseriti controsoffitti per alloggiare gli impianti di climatizzazione e controllo dell’umidità, necessari alla conservazione dei dipinti e al comfort dei visitatori.
L’intervento di restauro ha privilegiato un approccio conservativo, basato su un’analisi preliminare delle caratteristiche materiche e dello stato di degrado dell’edificio, per garantirne la durata nel tempo.
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