Il progetto, che ha come obiettivo l’irrigazione di circa 5.000 ettari, prevede la realizzazione di: partitore, pozzo e torrino piezometrico nell’invaso di Genzano, galleria naturale scavata con una TBM scudata, torrino piezometrico e vasca di disconnessione idraulica allo sbocco della galleria sul Fosso Marascione, condotte di adduzione e vasche di compenso, impianti di sollevamento e rete di distribuzione irrigua. 

Il sistema di adduzione prevede la realizzazione della galleria naturale lunga oltre 4km; un primo tratto di tubazione di 290m (condotta pensile poggiata su idonee pile) e un ulteriore tratto in PRFV (interrato) di circa 710m, che termina nel manufatto partitore. 

Da quest’ultimo hanno origine i tre adduttori che alimentano le tre vasche: B1, di 4,20 km (PRFV DN 800), B2, di 0,144 km (PRFV DN 600) e B3, di 7,20 km (PRFV DN 900). Le vasche, definite nel progetto V1/V2/V3, hanno rispettivamente la capienza di 15.000, 12.000 e 20.000mc. A servizio delle vasche V2/V3 saranno realizzati due impianti di sollevamento, rispettivamente di 900 lt/s e 1.600 lt/s. Dalle tre vasche partirà la rete di distribuzione di 1° livello realizzata con condotte in PRFV per un totale di 27 km, che andrà ad alimentare 17 comiziali. 

Dai comiziali si diramerà la rete di distribuzione di 2° e 3° livello, realizzata in PEAD (polietilene) della lunghezza complessiva di circa 352 km, a servizio dell’utente finale, che potrà irrigare i propri campi grazie alla posa in opera di 2.197 gruppi di consegna aziendali (bocchette). 

Tutto l’impianto sarà gestito dalla Casa di Guardia, una stazione periferica nell’ambito del sistema di telecontrollo e telecomando dell’intero schema.