Realizzato nel 1737, il Teatro San Carlo di Napoli è uno dei teatri d’opera più antichi d’Europa e il più grande d’Italia, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’intera Umanità. Oggetto di un nuovo piano di sviluppo imprenditoriale e occupazionale, il Teatro doveva rispondere alle esigenze di una programmazione più intensa e articolata. Oltre al restauro conservativo e […]
[...]Scopri di piùRealizzato nel 1737, il Teatro San Carlo di Napoli è uno dei teatri d’opera più antichi d’Europa e il più grande d’Italia, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’intera Umanità. Oggetto di un nuovo piano di sviluppo imprenditoriale e occupazionale, il Teatro doveva rispondere alle esigenze di una programmazione più intensa e articolata. Oltre al restauro conservativo e al consolidamento delle strutture si è proceduto quindi ad apportare soluzioni orientate ad un uso più razionale degli spazi, alla introduzione di tecnologie e impiantistica all’avanguardia e alla ottimizzazione del comportamento acustico della sala. Un Lavoro di grande responsabilità impostato su una ricerca storica rigorosissima.
Il restauro del San Carlo è stato un intervento difficile e rischioso, ma perfettamente riuscito. Rischioso perché mettere le mani su un complesso storico, di immenso valore artistico, riammodernarlo senza alterarne le caratteristiche, anzi aumentandone la funzionalità, con l’installazione di tutte le tecnologie moderne, non è di certo cosa facile.
Per l’esecuzione dei lavori, il cantiere è stato suddiviso in diversi sotto cantieri, organizzati in questo modo:
- Realizzazione del nuovo foyer al di sotto della sala;
- Restauro conservativo della sala e dei palchi;
- Ricostruzione della copertura della sala e dell’ex sala scenografie;
- Realizzazione della nuova sala prove orchestre nell’ex falegnameria;
- Interventi nella torre scenica;
- Restauro degli accessi pubblici alla sala teatrale per l’accesso al nuovo foyer.
La realizzazione del foyer nel sottoplatea ha necessitato della rimozione delle poltrone e della pavimentazione esistente per procedere con uno scavo di notevole profondità. Il nuovo foyer sotto la platea, di forma circolare, serve per il pubblico durante le pause degli spettacoli e da ambiente di attesa per spettatori arrivati in ritardo che possono seguire lo spettacolo attraverso una trasmissione video. A pavimento è stato realizzato un disegno a scacchiera con tre differenti tipi di lastre di marmo: basalto, marmo Carrara, giallo Siena. Lungo le pareti circolari, per un’altezza di 1,20 m, ancora rivestimento in marmo giallo Siena; a seguire, per una fascia di 80cm, bacheche vetrate con fondi specchiati, ed a finire rivestimento delle pareti con stoffe dorate. A soffitto, all’intradosso del solaio in c.a. viene applicato lo strato fonoassorbente in lana minerale, interamente ricoperto da lastre in cartongesso rivestite con stoffa dorata identica a quella delle pareti al fine di evitare il riverbero di voci all’interno del foyer.
Quanto al restauro della sala e dei palchi l’intervento che ha interessato le superfici laccate è consistito nella rimozione di tutte le stratificazioni di ridipinture praticate nel corso di precedenti interventi di restauro, sino a giungere all’originale strato in lacca avorio ben conservato. Sulle superfici dorate, invece, si è proceduto con la riproposizione delle preziose dorature del 1844, adottando sistemi di pulitura altamente selettivi che hanno consentito di preservare e non danneggiare sia le lamine d’oro applicate a mordente, sia la vernice mecca delle lamine di argento. La struttura lignea è stata opportunatamente disinfestata con prodotto biocida al fine di prevenire lo svilupparsi di specie infestanti. Sono stata ripristinate tutte le vecchie stuccature riequilibrando anche la cromatura delle superfici. Sono state inserite 556 poltrone in platea, con struttura in legno massello, imbottite e rivestite in velluto rosso, identico al sipario. Nei palchetti sono state inserite 446 sedie con schienale basso, 362 sedie con schienale alto e 120 panche. Le mantovane si propongono realizzate in velluto ignifugo classe 1, foderate sul retro con tessuto ignifugo, decorate con frangia e fiocchi in tinta con il velluto del medesimo colore del sipario e le poltrone.
Quanto alla ricostruzione della copertura della sala e dell’ex sala scenografie particolare attenzione è stata posta allo studio del sostegno del soffitto della sala teatrale su cui è appeso il telo dipinto del Cammarano, in relazione a tutta la procedura di demolizione della esistente struttura in c.a. oramai degradata, e alla successiva realizzazione di nuova struttura metallica di copertura con geometria simile a quella preesistente, ma molto più leggera e quindi con rilevanti benefici sul comportamento sismico del complesso.
Quanto alla sala prove, particolare attenzione si è posta alla risoluzione del problema dell’abbattimento acustico dai rumori di calpestio; è ovvio che tale problema deve trovare una risposta ottimale, senza la quale non è possibile garantire il massimo dell’isolamento alla sottostante sala teatrale dove si tengono le rappresentazioni teatrali. Il problema è stato risolto adottando il solaio galleggiante con il sistema “massa-molla-massa” brevettato dalla “MÜLLERBBM”.
I lavori di realizzazione della nuova sala prove orchestre nell’ex falegnameria sono avvenuti in un corpo adiacente a quello della sala teatrale, pertanto le lavorazioni sono avvenute contemporaneamente a quelle della sala poiché non interferivano con alcuna lavorazione. I lavori su questo corpo di fabbrica, stante il notevole degrado delle strutture che la compongono e l’assenza di qualsiasi elemento di pregio, hanno previsto la demolizione totale – svuotandolo dalle partizioni interne e lasciando solamente quelle perimetrali, sulle quali è avvenuto un lavoro di consolidamento. Successivamente si è proceduto con la ricostruzione con cambio di destinazione d’uso dello stesso. È stato inserito un nuovo collegamento verticale costituito da un doppio ascensore ed una nuova scala, collocati all’interno del teatro, ma collegati con la nuova sala prove. Giova sottolineare che essendo un edificio collegato alla sala teatrale ed adibito a sala prove, è stato necessario coibentarlo acusticamente, agendo sui solai, sulle pareti e utilizzando vetri a doppio strado con intercapedine d’aria. È stato inoltre eseguito un attento studio sull’acustica, per migliorare la diffusione sonora durante le prove orchestrali.
Va da sé che sono stati inoltre effettuate tutte quelle lavorazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, compreso il consolidamento strutturale, laddove si necessitava, all’interno dell’intero complesso. La struttura è stata adeguata alle più recenti normative antisismiche ed antincendio, oltre che alle normative che tutelano l’accessibilità per i disabili.
Sono stati eseguiti interventi di adeguamento strutturale e funzionale su tutti gli edifici appartenenti al complesso del teatro San Carlo, nei quali sono stati ubicati, camerini, sartoria servizi ed uffici personale.
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