RIGENERAZIONE DEI PERCORSI DELL’INSEDIAMENTO RUPESTRE DETTO “PIAGGIO” Il rione Piaggio, a strapiombo sul torrente Gravina, è il più antico di Gravina, in Puglia. La sua riqualificazione è un progetto di rigenerazione urbana che punta a ripristinare l’accessibilità e la fruizione della Gravina, un luogo difficile per natura, rimodellato per captare le acque e trovare ricovero. […]
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Il rione Piaggio, a strapiombo sul torrente Gravina, è il più antico di Gravina, in Puglia. La sua riqualificazione è un progetto di rigenerazione urbana che punta a ripristinare l’accessibilità e la fruizione della Gravina, un luogo difficile per natura, rimodellato per captare le acque e trovare ricovero. La modellazione del terreno ha portato alla realizzazione di terrazzamenti per la creazione di orti di vicinato. Da qualche decennio il rione è per buona parte inaccessibile: le coperture sono per lo più crollate, intere facciate si sono distaccate dai corpi di fabbrica; i restanti fabbricati sono pieni di lesioni e fratture.
Tra i primi interventi effettuati vi sono quelli relativi alla pulizia e alla rimozione della vegetazione, al fine di eseguire le prime attività di rilievo, inoltre, dovendo effettuare un intervento di rigenerazione urbana, denominato RAPE – Recupero dell’Animo Piaggiano Estinto, è stata necessaria un’attenta analisi conoscitiva del luogo di intervento, condotta su vari fronti. Conoscere la storia dell’area di intervento, l’avvicendarsi delle stratificazioni e il susseguirsi degli insediamenti consente di indirizzare le scelte progettuali verso quelle più consone alla specificità del luogo. Tra i primi interventi progettuali vi è il soddisfacimento dell’accessibilità, che sarà valutata in quattro ambiti differenti: per diversamente abili, carrabile, pedonale nelle strade interne e pedonale lungo il margine. Attualmente gli spazi non sono fruibili da tutti, quindi il progetto migliorativo mira ad ampliare la fruibilità e rendere accessibili le Chiese di Santa Lucia e San Basilio. Lo splendido scenario dell’insediamento rupestre naturalmente delineatosi, consentirà di valorizzare al contempo le singole grotte e le chiese rupestri stratificatesi nel tempo. I percorsi, che collegheranno il centro storico al paesaggio naturale saranno realizzati recuperando quelli storici. Il progetto, nel suo complesso, mira alla riqualificazione dei percorsi presenti senza alterare l’andamento altimetrico dello stato dei luoghi. Tra l’obiettivi di progetto vi è quello di rendere il quartiere un luogo di cultura e conoscenza, pertanto saranno installati dei dispositivi attraverso i quali sarà possibile leggere o ascoltare tutte le informazioni storiche, ive comprese le narrazioni di scene di vita quotidiana vissute in quelle strade. Di rilevante importanza sarà la messa in sicurezza alcuni fabbricati pericolanti, gravemente danneggiati, che potrebbero andare in contro ad un collasso definitivo. Sarà anche necessario intervenire sulla pavimentazione, che oggi risulta mal conservata, degradata e rappezzata.
Saranno realizzati nuovi belvedere panoramici in punti strategici, cercando di inquadrare viste paesaggistiche de La Gravina, il parco naturale di Botromagno e le architetture rupestri.
In questo progetto di rigenerazione è stata prevista la realizzazione di un giardino periurbano su terrazzamenti che prenderà il nome di “Giardino di Pietra”, caratterizzato da numerose specie arboree locali facili da manutenere. L’obiettivo di questo progetto botanico ha molteplici finalità: fermo restando la bellezza regalata dalla palette di colori delle piante, avrà la funzione di divenire un luogo didattico, ricreativo, terapeutico ed ecologico.
Importante sarà anche l’intervento nella piazza centrale, in quanto luogo di “ritrovo”, dotandola di panchine “intelligenti”, costituite in pietra locale, ma dotate di access – point e beacon, punti di ricarica per i dispositivi elettronici e di diffusori acustici. La segnaletica sarà parte integrante dei percorsi: attraverso questa sarà possibile reperire informazioni, non solo attraverso testi scritti, ma anche attraverso l’utilizzo di QR code e beacon che, attraverso il cellulare, possono raccontare la storia del Rione Piaggio. Saranno installate opere artistiche rievocanti la testimonianza di un luogo pregnante di vita.
Filo conduttore del progetto è il tema dell’acqua, che definisce il “nuovo paesaggio urbano”, difatti gli interventi consisteranno nella rifunzionalizzazione del fontanino storico in ghisa e la localizzazione di altri fontanini negli spazi di aggregazione; la predisposizione di un impianto di raccolta delle acque meteoriche con sistema di raccolta per uso irriguo; recupero delle acque reflue, opportunatamente depurate per usi domestici o irrigui.
Il progetto prevede anche il consolidamento, la messa in sicurezza ed il restauro di un importante complesso rupestre nel rione Fondovico, caratterizzato da una serie di arcate senza copertura, un tempo appartenenti ad un complesso monastico, al fine di salvaguardare un manufatto architettonico considerato parte essenziale del complesso rupestre di San Michele delle Grotte. Infine, gli ultimi interventi saranno la bonifica ed il restauro del paramento murario del cunicolo sotterraneo che percorre tutta Via Piaggio ed il ridimensionamento della vasca di trattamento delle acque bianche afferente allo stesso cunicolo.
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