Vito Matteo Barozzi, amministratore della Cobar Spa, si unisce all’architetto Stefano Boeri, progettista della stazione Fal di Matera, nell’esprimere il suo rammarico per la perdita di un illustre maestro e assoluto riferimento internazionale nel mondo dell’architettura, dell’edilizia e delle costruzioni.
Vittorio Gregotti, urbanista di fama internazionale, è stato uno dei padri della moderna architettura italiana. Tra i suoi oltre mille e cinquecento progetti, realizzati in Italia e molti anche all’estero, ricordiamo il contestato quartiere Zen (Zona espansione nord) realizzato a Palermo tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta; il Centro Culturale di Belém a Lisbona; il dipartimento di scienze dell’università di Palermo (dove insegna) e la sede dell’università della Calabria; il piano di edilizia popolare a Cefalù e il Centro ricerche dell’Enea a Portici.
E poi gli insediamenti sempre popolari a Venezia, la sistemazione del Parco archeologico dei Fori imperiali a Roma. Ma anche la trasformazione delle aree intorno alla Bicocca, alla periferia di Milano, sino al nuovo quartiere residenziale nell’area di Pujiang, in Cina.