21 Giugno 2021

KURSAAL – I lavori di restauro eseguiti dalla Cobar SpA

Venti mesi per restituire alla vita uno dei contenitori di spettacolo più belli e suggestivi della città di Bari e di tutta la Regione.

A realizzarli è stata la Cobar spa, azienda pugliese con sede ad Altamura specializzata in progettazione di opere edili pubbliche e private, e riconosciuta tra le migliori in campo nazionale per le opere di restauro, manutenzione e risanamento conservativo di beni monumentali ad alto valore artistico sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali (teatri, musei, chiede, santuari, monasteri, palazzi storici etc.), e in progettazione, installazione, manutenzione e assistenza di impianti tecnologici. Tra i suoi interventi si possono citare già il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Petruzzelli di Bari e il Teatro Mercadante di Altamura.

Dall’8 agosto 2019 al 30 aprile 2021, con tre mesi di fermo causati dalla pandemia da Covid19, la società ha realizzato una serie di interventi sulla base di elaborati progettuali e innumerevoli campionature, sia per forme che per colore, sono state eseguite direttamente sulle superfici da trattare, coinvolgendo svariate maestranze (carpentieri, falegnami, fabbri, elettricisti, impiantisti meccanici, scenotecnici, specialisti audio e video, restauratori, tecnici di cantiere) con forte prevalenza di lavoratori pugliesi.

«I cantieri di restauro di monumenti che accolgono una funzione “difficile” come quella teatrale sono vere e proprie sfide. Nel caso del Kursaal la pandemia ha accentuato la complessità – spiega Domenico Barozzi, direttore tecnico di Cobar Spa -. È solo grazie all’abnegazione delle maestranze, alla competenza dei tecnici (tutti quelli coinvolti, dalla Direzione Lavori ai Tecnici di cantiere, ai progettisti, ai funzionari degli enti preposti al controllo quali Soprintendenza, Vigili del Fuoco, ecc.), alla lucida e sagace conduzione dell’appalto da parte del RUP e dell’ufficio Patrimonio ed Economato della Regione Puglia che un’operazione di tale portata è stata conclusa con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti».

L’intervento di restauro realizzato è stato orientato al miglioramento sismico con consolidamenti dei solai, cerchiaggi dei vani porta, creazione di nuove strutture in platea e palcoscenico, installazione di nuovi impianti ascensori, realizzazione di nuovi impianti elettrici, speciali e climatizzazione con realizzazione di 4 pozzi geotermici della profondità di 250mt., realizzazione di apparato scenotecnico in torre scenica (n.10 tiri motorizzati, 4 paranchi a catena, tiri manuali, pedane mobili di palcoscenico sipario, quinte fondali e arie) e creazione di un impianto audio-video cinematografico. Una novità in questo senso è stata la realizzazione, da parte di Cobar spa,di meccanismi di movimentazione di platea e golfo mistico, con diverse configurazioni, tali da rendere flessibile l’utilizzo della sala teatrale a più funzioni (cinema, teatro, prosa, opera, sala da ballo, sala conferenze e sala espositiva); sono state installate nuove poltrone e sedute di sala, galleria e palchetti, ed è stata creata una configurazione cinema con videoproiezione, audio e schermo.

I lavori non hanno riguardato solo la parte interna e meccanica per il funzionamento del nuovo Kursaal. Importante è stata l’opera di restauro vero e proprio dell’apparato decorativo all’interno della sala teatrale; della sala Giuseppina, con una nuova pavimentazione in semina e tessuti alle pareti; delle scale; degli infissi in legno interni ed esterni; dei lampadari originari; del prospetto esterno principale e di tutti gli altri ambienti dell’edificio.

Per completare l’intervento è stata anche realizzata una nuova “sala cielo” a quota roof-garden con esecuzione dell’opera progettata dal maestro Alfredo Pirri con pavimento in lastre a specchi craccate, copertura in acciaio ed ETFE e infissi con inserimenti di piume.

Il nuovo Kursaal è stato inoltre dotato di nuovi bagni a servizio del pubblico; di un sistema di gestione centralizzato di tutti gli impianti e di due foresterie per ospitare gli artisti direttamente all’interno della struttura.