Restauro
TEATRO PETRUZZELLI, Bari
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DIRETTORE DEI LAVORI

Dott. Ing. Enrico BENTIVOGLIO

STAZIONE APPALTANTE

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Commissario delegato per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari

OGGETTO DEI LAVORI

Restauro e recupero funzionale del Teatro Petruzzelli di Bari

RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO

Dott. Ing. Fabio DESANTIS

PROGETTO

-

PERIODO DI ESECUZIONE

18/06/2007 - 07/01/2009

IMPORTO COMPLESSIVO

€ 37.751.721,30

DETTAGLI INTERVENTO

Il Teatro Petruzzelli di Bari è il quarto più grande d’Italia, un modello di eleganza nelle linee architettoniche e negli interni ispirati alle tendenze del primo ‘900.

Quasi distrutto da un incendio doloso nel 1991, la sua ricostruzione ha assunto un valore che superava il semplice restauro di un edificio.

Nel 2009, dopo ben 17 anni, i lavori finalmente sono terminati e il Petruzzelli è stato riconsegnato ai cittadini baresi. Ci sono voluti tre appalti diversi per procedere al restauro, e solo nel 2007 l’ultimo appalto ha aggiudicato a Cobar i lavori per la ricostruzione del corpo principale del teatro.

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Il Teatro Petruzzelli di Bari è il quarto più grande d’Italia, un modello di eleganza nelle linee architettoniche e negli interni ispirati alle tendenze del primo ‘900.

Quasi distrutto da un incendio doloso nel 1991, la sua ricostruzione ha assunto un valore che superava il semplice restauro di un edificio.

Nel 2009, dopo ben 17 anni, i lavori finalmente sono terminati e il Petruzzelli è stato riconsegnato ai cittadini baresi. Ci sono voluti tre appalti diversi per procedere al restauro, e solo nel 2007 l’ultimo appalto ha aggiudicato a Cobar i lavori per la ricostruzione del corpo principale del teatro.

La ricostruzione del Teatro è apparsa già dai primi tempi abbastanza complessa, sia per l’assenza di un’adeguata copertura assicurativa, sia per essere di proprietà di privati. Nel 1994 lo Stato stanziò circa 2 milioni di euro direttamente ai proprietari, per la rimozione delle macerie, per la messa in sicurezza e per la ricostruzione delle coperture. Queste opere terminarono nel 1998. Nel 2003 lo Stato stanziò altri 10 milioni di euro affidando la gestione alla Soprintendenza Regionale e a seguito di gara d’appalto, l’impresa esecutrice le prime opere per conto della proprietà, procedette con il recupero del foyer, che risultava essere la zona meno danneggiata poiché non soggetta alle fiamme, ma deteriorata dall’estremo calore e dai fumi generati dall’incendio.

Nel 2007, a seguito di gara d’appalto vennero aggiudicati i lavori di completamento per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli.

Quello che ha reso particolarmente interessante il cantiere è stata la compresenza di problematiche peculiari dei cantieri di restauro con quelle legate agli aspetti tecnologici che un teatro di grandi dimensioni presenta. Tali complessità si sono amplificate difronte ad una tempistica ristretta per l’esecuzione dei lavori, ovvero 18 mesi. Durante l’esecuzione dei lavori è stato attrezzato un laboratorio di circa 2000 mq dove hanno operato una trentina di restauratori, scultori e decoratori che hanno ricostruito tutto l’apparato decorativo in parte rimosso durante precedenti restauri ed in parte distrutto dall’incendio.

L’apparato decorativo che ornava l’interno del Teatro Petruzzelli è caratterizzato da una serie di sculture, bassorilievi ed altorilievi realizzati con tecniche differenti, ovvero, decori in stucco, cartapesta, dipinti su intonaco, dipinti ad olio su tela e decorazioni in legno. Tale patrimonio era stato già modificato, ed in parte perso, durante i lavori di restauro che hanno preceduto l’incendio.

In occasione dell’ultimo intervento di restauro del teatro, si è proceduto con un’attenta ricostruzione delle decorazioni interne. I reperti delle decorazioni in stucco hanno costituito una preziosa fonte di informazioni sulle caratteristiche delle decorazioni perdute, per le quali si è proceduto in primis mediante l’analisi della documentazione fotografica storica, e successivamente, mediante programmi di fotogrammetria e raddrizzamento, è stato possibile ottenere un accuratissimo rilievo in scala della decorazione esistente.

Poiché la ricostruzione e il restauro dell’apparato decorativo sarebbe dovuto andare di pari passo con l’avanzamento generale dei lavori è stato necessario procedere con tecniche innovative e conformi alla rapidità di esecuzione dei lavori. Tale ricostruzione comprende circa centocinquanta elementi molto complessi e ricchi, come la trave di proscenio, il gruppo scultoreo della stessa trave, il vomitorio e la cupola con i suoi modiglioni e tori con fogliame. La grande maggioranza degli elementi è ripartita in tutte le aree del teatro, pertanto sono stati modellati parecchie migliaia di elementi; un lavoro complesso che ha lo scopo di armonizzare tante unità, rendendole omogenee ed armoniche.

Un lavoro meticoloso è stato eseguito per il fastigio presente sull’arco di proscenio, realizzato, illo tempore, dal Duretti: la sua riproduzione è avvenuta fedelmente mantenendo anche le sue proporzioni originarie.

La cupola era originariamente dipinta dall’Armenise, ma non potendo recuperare l’affresco, questa è stata ricostruita e dipinta di color ocra tenue, in tono con le restanti parti della sala, in modo da poter proiettare su di essa il dipinto originario diviso in quattro lunette, così come si presentava una volta.

L’attenta ricostruzione del modellato interno, riproposta nella sua forma originaria, ha permesso così di restituire l’atmosfera inconfondibile del Teatro Petruzzelli.

Per quanto premesso, ed in particolare in relazione alla funzione rappresentativa del Teatro Petruzzelli per la città di Bari, l’obiettivo principale del progetto è stato la conservazione “dell’identità” architettonica dell’edificio, intendendo per questa gli elementi fondamentali della sua riconoscibilità e cioè le spazialità della cavea e del foyer ed i relativi apparati decorativi. Sia nel recupero che nelle indispensabili trasformazioni di adeguamento funzionale alle necessità di una moderna e produttiva struttura teatrale, il progetto architettonico è stato articolato intorno a due temi fondamentali: la conservazione del monumento e delle sue qualità spaziali e materiali; l’integrazione delle parti incomplete o destinate ad accogliere nuove funzioni, nel rispetto dei criteri d’impostazione dell’impianto originario e di adeguamento agli standards di sicurezza.

Gli interventi hanno riguardato il consolidamento delle strutture portanti, la sostituzione e il ripristino degli elementi strutturali danneggiati o distrutti. In particolare, la ricostruzione delle copertura della platea e del palcoscenico completamente distrutti, i consolidamenti, le sostituzioni e i ripristini degli orizzontamenti intermedi e di copertura, il consolidamento, il distacco e la catalogazione dei reperti dell’apparato decorativo in tutta la sala, la demolizione e la successiva ricostruzione delle parti strutturali non più recuperabili, il consolidamento degli elementi portanti verticali così come, la bonifica delle murature e di parte dei cornicioni sul perimetro esterno scompaginati dai crolli. Inoltre, la ristrutturazione ha coinvolto i prospetti esterni dove si è agito sulla microscagliatura e sulle macchie causate dall’umidità di risalita del basamento lapideo, sui cornicioni di aggetto rovinati per via dell’ossidazione della struttura metallica portante e sugli intonaci.

Nelle aree da rifunzionalizzare, il progetto ha previsto nuovi inserimenti architettonici, sia di tipo puntuale (guardaroba, biglietteria, bar, ingresso addetti) che estesi (apparato scenico). Assolutamente riconoscibili nel loro aspetto “contemporaneo”, essi sono stati affrontati secondo criteri di leggerezza, reversibilità, innovazione tecnologica, con inserimenti discreti all’interno del corpo di fabbrica riportato agli antichi splendori.


Anche l’adeguamento alle norme di sicurezza vigenti ha rappresentato un aspetto rilevante dell’intervento di rifunzionalizzazione del teatro: è stato necessario prevedere l’inserimento di nuove scale di sicurezza per il deflusso degli spettatori dalla sala (opportunamente collocate nel rispetto del razionale e simmetrico schema distributivo che caratterizza l’impianto) e l’adeguamento di vani scala preesistenti nella zona dei camerini e a cavallo tra la sala e l’area scenica. Una strategia distributiva che, attraverso passaggi di servizio filtrati, collega tra loro tutte le scale di sicurezza, garantendo agli spettatori un sistema di vie di fuga assolutamente sicuro, di comoda percorrenza e di facile individuazione.


Particolare attenzione è stata inoltre dedicata al problema del superamento delle barriere architettoniche: la meccanizzazione dei collegamenti verticali nei punti nodali del percorso consente ai portatori di handicap la più completa e comoda accessibilità in qualsiasi area dell’edificio teatrale, compresi gli spazi tecnici destinati agli addetti quali palcoscenico e camerini. Il tutto, utilizzando tecniche di restauro innovative e utilizzando materiali il più possibile aderenti a quelli originali. Una restituzione del “dov’era, com’era”, che trova ragione in un restauro conservativo e necessario come questo.

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11 Novembre 2023

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Cobar a Bari per discutere di Pnrr e imprese

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24 Luglio 2023

“Strada Porta del Levante”, aggiudicata a Cobar Spa l’opera strategica che collegherà il Porto di Bari alla rete autostradale

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Cobar spa realizzerà la “Strada Porta del Levante”, l’infrastruttura che collegherà velocemente il porto di Bari alla rete autostradale.
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21 Luglio 2023

Il Giornale racconta Cobar in un viaggio nel mondo del restauro italiano

“Dal Colosseo alla Basilica di Norcia, i cantieri impossibili dei maghi del restauro”

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Il quotidiano Il Giornale ha dedicato un articolo all’azienda leader in Italia nel settore del restauro: un excursus temporale che racconta i 40 anni dell’azienda pugliese con più di 350 dipendenti, i lavori più importanti, allo stesso tempo più delicati e dal forte valore simbolico. Il Colosseo e il restauro degli ipogei, il Teatro San Carlo a Napoli, il Palazzo Reale di Caserta e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: solo per citare alcuni dei beni culturali tornati all’antico splendore.

26 Giugno 2023

“Quando ristrutturare è un’arte”: Milano Finanza racconta la realtà Cobar

L’autorevole quotidiano economico Milano Finanza dedica ampio spazio nel suo speciale Rapporto Immobiliare a Cobar Spa.

Nella pagina di approfondimento l’Amministratore unico Vito Matteo Barozzi ha raccontato e spiegato le attività e i progetti dell’azienda soffermandosi sulla complessità dei grandi restauri effettuati negli anni, dal Colosseo al Teatro San Carlo, da Palazzo Barberini fino ad arrivare alla Basilica di San Benedetto a Norcia, quest’ultima oggetto di una recente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un complesso percorso cucito su misura per ogni cantiere fatto di studio, passione e arte delle maestranze per conservare al meglio il patrimonio artistico italiano.

22 Giugno 2023

Cobar main sponsor del Festival Il Libro Possibile 

La Cobar Spa ha partecipato a Roma al Ministero della Cultura alla conferenza stampa di presentazione della XXII edizione del Festival Il Libro Possibile che si terrà dal 5 all’8 luglio nella splendida cornice di Polignano a Mare.

Nel corso dell’evento, tenutosi nella Sala della Crociera e che ha visto anche la presenza del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, è stato presentato il programma della kermesse nella quale il 6 luglio l’Amministratore unico di Cobar Vito Matteo Barozzi, parteciperà al talk “Il restauro in Italia, l’edilizia della sostenibilità” condottò da Enzo Magistà, Direttore dell’informazione di Telenorba.

19 Giugno 2023

Area di San Pietro a Bari vecchia, Cobar partecipa a Giornate Europee dell’Archeologia

In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, Cobar Spa ha partecipato all’apertura delle visite guidate nell’area archeologica di San Pietro nel cuore di Bari vecchia, dove siamo impegnati in una delicata e importante attività di restauro.
Le visite sono state organizzate dal Segretariato Regionale per la Puglia del Ministero della Cultura, guidato dall’Architetto Maria Piccarreta.

L’Amministratore unico di Cobar Spa, Vito Matteo Barozzi, ha avuto il piacere di accompagnare i primi visitatori all’interno del sito archeologico, vero protagonista dell’evento, che vede la collaborazione anche della Città Metropolitana di Bari, di Ance Puglia e Bari Bat, della Fondazione Gianfranco Dioguardi e della stessa Cobar.

15 Giugno 2023

Giornate Europee dell’Archeologia, visite guidate e cantiere evento nell’area di San Pietro a Bari vecchia 

In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, il Segretariato Regionale per la Puglia del Ministero della Cultura, diretto dall’architetto Maria Piccarreta, organizza una due giorni di eventi nell’area archeologica di San Pietro, a Bari vecchia.

Si inizia venerdì 16 giugno, alle 10.00, con la prima visita guidata all’interno dell’area riservata alle autorità. A seguire, ogni mezz’ora fino alle 12.30, i visitatori, a gruppi di 10 persone alla volta, saranno accompagnati in un tour dell’area dagli archeologi impegnati nelle operazioni di scavo.

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Cobar sostiene il Bioeconomy Day 

L’evento si è svolto presso il Politecnico di Bari lo scorso 24 maggio

Mercoledì 24 maggio 2023, presso il Politecnico di Bari, si è tenuto un importante appuntamento su Bioeconomy Day “Sistema territoriale tra modelli e processi di inclusione” organizzato nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2023.

Cobar SPA, particolarmente sensibile alla tematica, ha sostenuto l’evento. Tra gli obiettivi etici perseguiti dall’azienda pugliese, c’è sicuramente quello di promuovere una cultura della sostenibilità e rendere lo sviluppo sostenibile un tema di attualità.

4 Maggio 2023

Cobar al Salone Internazionale del Restauro di Ferrara

Dal 10 al 12 maggio saremo presenti con un nostro stand espositivo al Salone Internazionale del Restauro di Ferrara.

Anche quest’anno parteciperemo ad una manifestazione unica, un luogo d’incontro per aziende, istituzioni, ricercatori e appassionati del mondo del settore del restauro. Il successo di questi eventi contribuisce all’evoluzione del nostro lavoro e alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’Italia e siamo fieri di poter contribuire al suo successo, mostrando i risultati del nostro lavoro.